“Nulla si crea e si distrugge, tutto si trasforma”. Il concetto, formulato dallo scienziato Antoine-Laurent de Lavoisier nel ‘700, descrive bene un modello di economia chiamato Economia circolare. Un approccio dove tutto si ripresenta in un circolo continuo.
Di cosa si tratta
L’ economia circolare “è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola”, secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation, una delle realtà più attive nella promozione di questo modello di sviluppo. In altre parole, è un sistema economico che prevede il riutilizzo dei materiali in successivi cicli produttivi. Il rifiuto non è destinato alla spazzatura ma vive più a lungo, in quanto viene ripensato, rimodellato e recuperato per generare un nuovo prodotto. In questo modo si riducono gli sprechi e si preservano le risorse naturali disponibili.
Dalla linea al cerchio
Il concetto di economia circolare risponde al desiderio di crescita sostenibile, in un contesto di crescente sensibilità alle tematiche ambientali e di fronte a uno sfruttamento esagerato delle risorse naturali. Finora l’economia ha funzionato con un modello lineare, basato cioè sull’estrazione di materie prime, sulla produzione, sul consumo di massa e infine sullo smaltimento del rifiuto. Un modello in cui ogni prodotto è inesorabilmente destinato ad arrivare a fine vita, ossia nella spazzatura. Il ritmo di estrazione delle risorse è in forte accelerazione per effetto dello sviluppo economico: è aumentato di 12 volte dal 1900 al 2015 e si prevede che raddoppierà ulteriormente nei prossimi 35 anni. Un tale sfruttamento delle risorse naturali, che sono disponibili in quantità limitate, non potrà essere sostenuto a lungo dall’ambiente. Da qui la necessità di ripensare il modello di produzione e di crescita e includere il riutilizzo e il riuso dei materiali.
I cinque principi dell’Economia circolare
L’ approccio circolare coinvolge tutte le fasi della produzione ed esige il rispetto di cinque principi base.
Eco-progettazione. Il prodotto deve essere progettato pensando al suo impiego a fine vita. Quindi, con caratteristiche che ne permettano lo smontaggio o la ristrutturazione.
Modularità e versatilità. Il prodotto deve essere in grado di adattarsi al cambiamento delle condizioni esterne.
Energia pulita. Il processo produttivo deve avvenire utilizzando le energie rinnovabili.
Approccio eco-sistemico. Il modello deve considerare le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti.
Recupero dei materiali. Le risorse utilizzate devono provenire da scarti o rifiuti evitando l’estrazione di materie prime vergini.
Per maggiori informazioni contatta Marconi Recycling s.r.l., Via Luigi Becchetti 18/A, 25081 Bedizzole (BS). Telefono: 030/676152. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17.
Oppure visita il sito internet www.marconirecycling.it.